La Musica ai Filippini, un Patrimonio da riscoprire di Federico Franchini
Nel panorama della grande tradizione musicale veronese, la Congregazione dei Padri Filippini ha dato un contributo notevole. Lo testimoniano la proficua attività musicale e drammatica degli stessi Padri nei secoli, sulla scia della grande tradizione della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri; il passaggio di diverse grandi personalità musicali come Bartolomeo Giacometti, Bartolomeo Perazzini, Frate Antonio Bonaldi, Bruno Bighignoli e Maria Callas; infine il prezioso fondo musicale conservato nell’archivio storico, che raccoglie tra diversi volumi, una discreta quantità di preziose partiture e alcuni lavori originali inediti di autori veronesi del Settecento.
L'Oratorio dei Padri Filippini e La Cappella Musicale
L'Oratorio, distrutto in un bombardamento nel 1945, viene eretto in sostituzione di quello precedente, di piccole dimensioni, dopo una delibera del 2 maggio 1770 in cui si stabilisce il rifacimento di un nuovo Oratorio ''più ampio e più capace'' in concomitanza con i lavori della Chiesa attuale, su progetto del Cristofali.
Obbediente ai canoni dell'architettura ''filippina'' veniva aperto la domenica e nelle sere dei giorni feriali per la preghiera e al suo interno si trovano numerosi dipinti di ottima fattura realizzati da diversi autori veronesi. Oltre al culto -nel vecchio e poi nel nuovo oratorio- si tenevano diverse rappresentazioni, recite e spettacoli filodrammatici: Nel 1748 vengono rappresentati gli oratori ''Cesare Baronio guarito da San Filippo Neri'' messo in musica dal veronese Daniele Barba; nel 1776 ''Susanna difesa'' musicato dal mantovano Luigi Gatti; ''La Concezione di Maria Vergine'' del Veronese Gazzaniga e, sempre nello stesso anno, l'Aria ''Truce Tiran non fulmina'' musicata da Carlo Casarini ''Per la Festa del Santo Patriarca Filippo Neri'' .
La Cappella Musicale, nasce dunque sull'esigenza dei Padri Filippini di celebrare le loro funzioni ''con decoro e con splendore''.
In una delibera della Congregazione del 13 gennaio 1795 si determina la presenza di un Maestro di Cappella e non più di nove musicisti ''compreso anche il violone'' per accompagnare le celebrazioni della domenica, delle sere feriali e dei principali eventi dell'anno liturgico. Musicisti insigni attivi nel XVIII secolo i veronesi Bartolomeo Giacometti, Daniele Barba, Bartolomeo Perazzini, D. Montresor e l'Accademico Carlo Casarini.
Ad oggi la Cappella Musicale dei Padri Filippini ha ripreso la sua attività presso la chiesa dei padri nel quartiere dei Filippini nel 2020 ed è diretta dal maestro contrabbassista Federico Franchini. Accompagna le principali celebrazioni del calendario liturgico, proponendo diversi brani degli stessi autori veronesi di cui si conservano i manoscritti nel fondo musicale filippino.